15.2.07


IL COMPUTER
Che emozione,stò per scrivere il primo articolo con il MIO computer!!!
Eh si,dovete sapere che tutti i vari articoli che sono stati presentati fino ad oggi sul mio Blog,sono stati realizzati mediante l’uso dei tanti computer a scrocco… Quando quello di mio zio,quando quello di mio padre nell’ufficio in cui lavora,ed addirittura sul cellulare di mio babbo,che poi,con pazienza,trasferiva sul Blog… Ma da oggi è nata una nuova era


15/02/07


La data in cui ho scritto il primo articolo senza occupare i mezzi altrui!!!
Ma adesso bando alle ciance,e parliamo di cose serie:


ALBARRACIN


Il nuovo Parco Giochi del Bouldering Spagnolo
A circa 2 ore da Valencia, verso Quenca,è stato reso pubblico un fantastico luogo di Boulder,scoperto in realtà da circa 8 anni fa. Le sue caratteristiche principali sono:


1) Roccia, ideale per il boulder, molto grip, prevalentemente rossastra, e non consuma la pelle delle dita.


2)Strapiombi e Tetti, veramente il giusto Habitat per chi ama blocchi esplosivi, rappresentano la grande maggioranza dello stile dei blocchi di Albarracin. Sono presenti grandi e piccoli buchi svasati e tondi, a volte buoni, a volte troppo piatti.


3)Ambiente, molto ballo il paese, nominato paese più bel paese della Spagna.


Noi, che abbiamo passato la tre giorni, dal 02/02/07, abbiamo avuto MOLTO modo di esplorare e visitare il Paese di Albarracin quasi all’infinito, poiché abbiamo centrato gli unici 3 giorni di pioggia completa dell’ anno, infatti, ad Albarracin, le grondaie non esistono… Potete adesso capire:
1) Che ad Albarracin non piove quasi mai …


2)Che come sempre la nostra fortuna ci ha fatto stare quasi tutti i 3 giorni sul letto del Bed & Breakfast dove alloggiavamo, sfiorando con un dito il limite della sopportazione …


3)Quanto eravamo felici …


Senza abbatterci mai però, ci siamo aggregati ad alcuni locali che conoscevano dei settori alti, nei quali erano presenti molti strapiombi, e nei quali, si sperava di arrampicare … Il primo giorno, che dalle previsioni meteo sarebbe dovuto essere il peggiore, si è rivelato essere il migliore, e, fino a che l’umidità non ha reso insalibili neanche i sentieri che conducevano ai blocchi, siamo riusciti a combinare qualcosa. Seguendo i vari gruppetti di persone, i nostri occhi hanno (increduli), scoperto il mondo dietro ad ogni blocco visibile … E’ stata una sensazione veramente nuova.


Essere li’, insieme a persone che non parlavano neanche la mia lingua, a farsi il tifo a vicenda, e a provare i blocchi insieme, con la stessa e grande passione che entrambi dimostravamo … Non parlavamo la stessa lingua, vero, ma in realtà era come se fossimo vicini di casa, poiché tutti parlavamo la stessa lingua: Quella dell’arrampicata. E cosi, facendoci il tifo ognuno nella lingua che voleva, esprimevamo lo stesso spirito di gioco e di amicizia che è il Boulder … Spostandosi da blocco in blocco sotto la pioggia, incontravamo vari gruppetti riparati sotto i blocchi, intenti a tentare ancora e ancora … E come quando un paese viene colpito da un’alluvione, e gli abitanti si appoggiano a vicenda, condividendo il loro rifugio con il resto delle persone, facevamo noi. E a quel punto, posso assicurarvi, passa il freddo di quei 3 gradi, la seccatura per aver viaggiato tanto per trovare la pioggia, il mal di testa, la febbre … Perché lo spirito di amicizia e divertimento che veniva manifestato da quei pazzi che come noi, passavano le giornate nei boschi sotto la pioggia con 3 gradi per salire in cima ai sassi, era troppo forte, troppo bello per essere sommerso da qualsiasi malore.


Non penso sia importante dirvi degli altri giorni, se non che il secondo giorno io non ho arrampicato, causa febbre a 38, che il giorno prima avevo nascosto dietro quel sorriso che avevo stampato in faccia. L’ultimo giorno siamo riusciti ad arrampicare, anche se per poco, perché avevamo l’aereo presto.


Si, non sono importanti gli altri giorni, non sono importanti i blocchi, l’ambiente, il tempo, il mal di testa. Quello che abbiamo realmente trovato, è il BOULDER, quel sentimento di aggregazione ma soprattutto di amicizia che ci legava. Ed anche se il tempo è stato brutto, e non abbiamo arrampicato molto, non potevamo sperare meglio alla fine, perché quello che contava veramente, lo abbiamo trovato e vissuto insieme.


Certo, anche un po’ di sole non guastava!!!









3 commenti:

corrado ha detto...

ciao Luca, sono Corrado e scrivo da napoli, mi volevo vomplimentare con te, per il tuo blog e per la grande passione che è l'arrampicata !! Ancora i miei complimenti e continua cosi, non perdere mai lo spirito di quello che è il senso del gioco !!!

Anonimo ha detto...

Ciao luca!sono micaela(arramp.AVA)come va?Sai visto che non rispondi hai miei messaggi ho pensato di lasciarti questo commento(sperando che tu lo legga)in quest' interessantissimo blog!complimenti...continua cosi!Ma qualche volta vedi di farti vivo!hehe...ti lascio il mio contatto mi msn messanger: sweet_mtk.miky@hotmail.it
ora devo andare alla prossima!
BACIO TI VOGLIO BENE...Miky...

Anonimo ha detto...

certo che tu sei stato proprio ovunque....spagna, bulgaria, francia...voglio dire...io me li sogno sti posti....sono stata in sardegna a cala luna e da quelle parti, in croazia a paklenica....ma poi basta...=(....